All’interno dell’evento “SDN & OpenFlow World Congress” che si terrà a Düsseldorf (Germania) dal 12 al 16 ottobre, il progetto di ricerca europeo NetIDE presenterà la prima release completa del “framework NetIDE”, un ambiente di sviluppo integrato open-source in grado di garantire il supporto all’intero ciclo di sviluppo software di applicazioni Software Defined Networks (SDN).
Sarà Pedro Aranda, Technology Specialist di Telefónica I+D e responsabile tecnico del progetto, ad occuparsi della presentazione durante il workshop “OpenDaylight Euro-summit” incluso nell’evento.
L’obiettivo del framework è quello di diventare un punto di riferimento per gli sviluppatori di applicazioni SDN grazie ad un ambiente di sviluppo unificato basato sul concetto “write once, execute anywhere”. Nella versione attuale, il framework permette una rapida portabilità di applicazioni sviluppate per i controller Ryu e Floodlight sulla piattaforma OpenDaylight, facilitando così la migrazione dei servizi di rete già sviluppati su un’infrastruttura software-defined.
In dettaglio, la release si presenta come un pacchetto che include:
– un ambiente di sviluppo integrato basato su Eclipse per sviluppatori SDN;
– un componente noto come “NetIDE engine” che permette l’esecuzione di applicazioni sviluppate per controller SDN diversi sulla stessa infrastruttura;
– un insieme di tool di supporto che permettono agli sviluppatori di testare, profilare e ottimizzare le applicazioni SDN.
“Siamo molto soddisfatti di questo primo importante risultato di progetto”, ha dichiarato Elio Salvadori del centro di ricerca CREATE-NET, coordinatore del progetto NetIDE. “Siamo fermamente convinti che questo framework possa semplificare il lavoro di molti sviluppatori software che si occupano di SDN, spesso costretti a sbarazzarsi di applicazioni sviluppate e testate su di un controller specifico, per re-implementare il tutto da zero su altre piattaforme di controller SDN”. “La presentazione del framework NetIDE durante l’OpenDaylight Eurosummit”, ha aggiunto Pedro Aranda (Telefónica I+D) “ha l’obiettivo di coinvolgere un gruppo più ampio di early adopter, ma anche di verificarne la disponibilità a contribuire allo sviluppo e all’evoluzione del framework stesso rilasciato con licenza open-source.”
