Approvato questa mattina dal presidente Sergio Chiamparino con i sindaci e presidenti di Città metropolitane e Province, il semaforo anti-smog scatterà a seconda del livello di polveri sottili nell’aria

In Piemonte il problema dell’inquinamento nelle grandi città, che nuoce gravemente alla salute aumentando anche i rischi di parto prematuro nelle donne in gravidanza, viene affrontato con l’introduzione di una serie di misure automatiche. Si tratta un sistema il cui funzionamento è del tutto simile a quello di un semaforo: giallo, arancione, rosso cinabro e rosso vivo sono i colori associati ai differenti livelli di allerta, corrispondenti a un elenco di misure suggerite, come già avviene con i codici di allerta della protezione civile.

Codici di allerta

I provvedimenti vanno dal blocco della circolazione dei motori diesel euro 3 e l’abbassamento di un grado del riscaldamento degli enti pubblici dopo sette giorni consecutivi di concentrazioni di polveri superiori a 50 microgrammi, fino ad arrivare al blocco totale della circolazione urbana e extra urbana nei giorni feriali e bus gratuiti dopo 3 giorni di livelli superiori a 180 microgrammi.

Provvedimenti omogenei

“È un accordo che consente provvedimenti omogenei e non a macchia di leopardo – spiega il presidente Chiamparino – sono interventi consigliati di soglia minima ma nulla vieta agli amministratori di fare di più di quanto previsto da questo “semaforo”. La lotta allo smog è anche una questione di comportamento, per questo chiederemo ai mezzi di informazione che divulgano le previsioni del tempo di aggiungere anche il bollettino sul Pm10 per le previsioni del livello di Pm10″.

Si tratta quindi di una serie di misure straordinarie, adottate dal Piemonte nonostante il trend degli ultimi dieci anni abbia visto un miglioramento complessivo della qualità dell’aria. Come ricorda infatti il Presidente, “sono gli interventi sul medio e lungo periodo quelli che incidono sull’inquinamento e che hanno effetti sulla salute delle persone”. A Roma lo scorso gennaio è stato presentato durante il ciclo “Roma Drone Conference 2015-16un piano di intervento che prevede l’utilizzo di droni per far fronte all’inquinamento.

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