Il 77% degli italiani non vede più la Via Lattea, cancellata dall’inquinamento luminoso insieme ad altre stelle

Italia e Sud Corea sono i Paesi più “abbagliati” del G20, mentre Canada e Australia sono quelli più bui. A rivelarlo è uno studio dell’ultimo atlante dell’inquinamento luminoso redatto da un’équipe internazionale guidata dell’italiano Istil, l’Istituto di scienza e tecnologia dell’inquinamento luminoso. Troppe luci inutili offuscano i cieli italiani, che non riescono più a vedere le stelle come una volta. L’atlante, corredato di immagini satellitari ad altissima risoluzione, mostra che più dell’80% del mondo e il 99% degli Stati Uniti e dell’Europa occidentale vivono sotto cieli inquinati da luce artificiale.

E’ una persona su tre a non poter contemplare la Via Lattea in Italia, un record negativo in Europa che il nostro Paese detiene tristemente.

Abuso di luci artificiali

Esistono poi alcune aree come a Singapore dove il livello di inquinamento è così elevato che gli abitanti hanno una ridotta capacità di visione notturna. Il fisico dell’Istil Fabio Falchi, che ha anche cooperato con il centro tedesco di Ricerca Geologica (Gfz), l’Università Israeliana di Haifa e l’Agenzia Statunitense per l’atmosfera e gli oceani (Noaa), ritiene che il risultato sia davvero preoccupante e “dovrebbe far riflettere coloro che, specialmente a livello politico, continuano ad opporsi ad una limitazione dell’abuso dell’illuminazione artificiale notturna”. Le informazioni contenute nell’atlante sono importanti – prosegue Falchi – “soprattutto ora che ci troviamo sulla soglia di una transizione mondiale verso la tecnologia led che, a parità di luce prodotta, potrà aumentare l’inquinamento luminoso nella parte blu dello spettro di un fattore tre”.

In Europa, i Paesi dove la Via Lattea è più visibile sono Spagna, Scozia, Norvegia, Svezia e Austria.

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