Harold T. Martin III è il nuovo Edward Snowden?

Emergono i fatti riguardanti un veterano della Marina statunitense, che avrebbe sottratto più documenti segreti del giovane in Russia. A partire dal 1996

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Harold T. Martin III è un ex dipendente della Marina degli Stati Uniti. Tra il 1996 e il 2015 si sarebbe impossessato, illegalmente, di un vasto archivio di documenti riservati delle operazioni militari statunitensi, per fini poco chiari. Solo nelle ultime ore sono emersi maggiori dettagli su quello che potrebbe essere un caso di diffusione di documenti classificati ben più grande del Datagate. Ad affermarlo sono le fonti che, il condizionale è d’obbligo, avrebbero captato la preoccupazione di Washington circa la possibilità che Martin abbia divulgato, prima del suo arresto avvenuto meno di un mese fa, le informazioni a qualche organo di stampa o a ex colleghi.

Cosa sappiamo

Dopo l’evidenza del furto da parte del veterano, l’FBI il 5 ottobre ha fermato Martin III, effettuando anche un’ispezione nella sua casa nel Maryland. Qui avrebbe trovato, oltre a copie di almeno sei archivi segreti, anche oggetti di proprietà del governo per un valore pari a 1.000 dollari. Al momento, l’uomo è in stato di arresto e rischia fino a 11 anni di prigione. Per 13 anni Martin ha servito l’esercito americano a partire dalla missione a bordo della USS Seattle, durante l’operazione Desert Storm in Iraq. Al momento tutto è in divenire, visto che FBI e NSA stanno analizzando la situazione, per capire che tipo di legame Martin III possa avere con Edward Snowden, da diversi anni esiliato politico in Russia. Si parte da un fatto che è più di una coincidenza: entrambi hanno lavorato per la Booz Allen Hamilton.

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