La polizia di Londra sta sperimentando alcuni software di monitoraggio nei quartieri di Soho, Piccadilly Circus e Leicester Square
Il riconoscimento facciale è sicuramente una di quelle tecnologie che prenderà piede, in ambito sicurezza pubblica, nei prossimi mesi. A dimostrarlo è l’utilizzo sempre più ampio che se ne fa, anche durante momenti di aggregazione e divertimento. Un caso recente è quello di Taylor Swift, ai cui concerti viene installata una telecamera su un chiosco che analizza i volti dei passanti per incrociare i dati con quelli della polizia ai fini di rilevare delinquenti e teorici stalker.
Ma non è certo l’ultimo esempio. Nella Londra addobbata a festa, la polizia ha deciso di installare hardware e software di controllo su furgoncini non identificati, a scopo di sicurezza certo ma anche con una chiara invasione della privacy di cittadini e turisti. Piazze del misfatto sono Soho, Piccadilly Circus e Leicester Square, dove la Metropolitan Police Force sta sperimentando la piattaforma di scanning facciale.
Cosa succede
A dire il vero, la stessa tecnologia è stata analizzata mesi fa da alcuni ricercatori della Cardiff University. Il risultato è stato impietoso: il 98% degli incroci ottenuti in precedenza era errato e la presenza di una folla di persone non aiutava il software a essere più preciso, il che è un paradosso se si pensa alle finalità che dovrebbe avere. Ma l’imprecisione non ferma il dibattito pubblico, almeno oltremanica.
“Il riconoscimento facciale dal vivo è una forma di sorveglianza di massa che, se potrà continuare, trasformerà le persone che camminano in tante carte d’identità – ha affermato Silkie Carlo, direttore dell’organizzazione Big Brother Watch – come per tutti gli strumenti di monitoraggio e controllo, sono proprio i cittadini onesti a dover soffrire le conseguenze di simili tecniche, più dei criminali. Il fatto che sinora si sia dimostrato alquanto inutile, rende ancora più pesante lo spreco di tempo e di denaro pubblico attuato dagli organi statali che hanno messo in piedi l’iniziativa”.