Oracle Cloud, partono i workshop per i professionisti

Oracle Cloud, partono i workshop per i professionisti

A partire dal 7 maggio, otto appuntamenti con cui approfondire i temi più caldi del panorama IT e – volendo – ottenere la certificazione OCI (“Oracle Cloud Infrastructure”)

Oracle è una delle aziende che, soprattutto in Italia, si fa portatrice del “verbo” del cloud. Sembrerà banale ma oggi assistiamo ancora a un certo gap tra la crescente comprensione di ciò che la nuvola permette di fare e una sua applicazione concreta in azienda. Nasce anche per questo motivo un percorso in otto appuntamenti, ovvero workshop virtuali, racchiusi sotto il cappello di “Oracle Cloud in 8 passi”. Abbiamo chiesto a Matteo Sassi, principal solution engineer di Oracle, il quando e il perché di tale progetto e le finalità a cui mira.

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«L’idea dei workshop e dei temi che abbiamo deciso di includere è nata quasi come una naturale conseguenza delle richieste avanzate dai nostri clienti, in termini di approfondimenti e specificazioni. Il cloud è oggi una tendenza abbastanza consolidata nel nostro Paese ma non priva di difficoltà circostanziali. Pensiamo a quando un’azienda decide di approcciare la nuvola e alla certa sofferenza che avverte nel gestire quei carichi e applicazioni sulle quali ha costruito la propria storia e che, quale patrimonio e background, non si sa se e come – e anche: totalmente o parzialmente? – migrare dall’on-premise in cloud. E poi ancora: quale tipo di cloud scegliere, privato, pubblico, ibrido… le domande possono essere tante. Nei suoi oltre quarant’anni di storia, Oracle ha imparato che aiutare un’azienda (ma a ben pensarci, il concetto vale anche per le “persone fisiche”) a risolvere un problema la porterà, successivamente, ad avere maggiore elasticità nell’affrontarne di altri. Portare le applicazioni esistenti in cloud, per svecchiarle, renderle più veloci e adatte alla situazione fluida di mercato non è solo un invito ma oramai un processo insito profondamente nella trasformazione digitale. Come fare? Ecco i workshop che creano un percorso su argomenti poco accademici ma concreti e specifici, indirizzati a chi vuole scoprire il mondo del cloud e dei suoi benefici».

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Si tratta dunque di otto diversi appuntamenti, indipendenti, ma legati da un modus operandi condiviso. Ogni evento è della durata di due ore, a cui seguono sessioni di domande e risposte dal vivo, a distanza di una settimana esatta dal workshop. Nel mezzo, demo dell’hands-on, prove tecniche ed esercizi pratici da svolgere a casa, grazie ad account predisposti. Ma anche chat di supporto e una vicinanza sempre e comunque degli esperti Oracle. «Abbiamo strutturato ogni giornata perché non dia l’idea di qualcosa di passivo ma di un coinvolgimento sin dal primo accesso. È importante che chi partecipa sappia di poter mettere mano direttamente, già dal giorno dopo, alle piattaforme. Trasferire nozioni in atti pratici, nell’operatività, è ciò a cui miriamo da sempre».

Il primo appuntamento, del 7 maggio, darà il via al percorso, raccontando il suo funzionamento, le piattaforme e l’ottenimento della certificazione Oracle Cloud Infrastructure. «I workshop si terranno ogni giovedì e venerdì di maggio, partendo proprio con l’“Introduzione a Oracle Cloud”, che mi vedrà partecipare assieme a Carlo Maione e Vincenzo Tricoci. Poi, l’8 maggio, “Sicurezza e compliance di Oracle Cloud” con Fabrizio Zarri, Domenico Catalano, Dimitri Manca; il 14 maggio “Architetture in alta affidabilità su Oracle Cloud” con Stefano Mantini, Giancarlo Colla, Andrea di Monaco; il 15 maggio sarà la volta di “Performance e ottimizzazione dei costi su Oracle Cloud” con me, Francesco Burruano e Carlo Marsili. Il 21 maggio c’è “L’efficienza nella gestione di Oracle Cloud” che terremo con Carlo Maione e Andrea Di Monaco; il 22 maggio i “Database e migrazione dei dati su Oracle Cloud” con Luca Caimi, Federico Bernardini e Diana Marcattili; il 28 maggio con “Migrazione di applicazioni Enterprise su Oracle Cloud” dove mi affiancheranno Francesco Burruano e Natale Paonita. Infine, il 29 maggio con “Evoluzione Cloud-Native di applicazioni Enterprise su Oracle Cloud” di Andrea di Placido, Ivan Benagiamo, Paolo Bellardone, Alessandro Bracchini».

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Ma quali professionisti possono partecipare? Ovviamente tutti gli interessati, anche se Oracle ha individuato una serie di job role che possono beneficiare sicuramente dalle nozioni apprese durante i workshop e relative demo. Tra questi: IT manager e architect, cloud manager e architect, DBA, security manager e architect, operation manager e architect, infrastructure manager e architect, data center manager e architect, developer, DevOps.