Un filmato mostra un prototipo di caricabatterie wireless magnetico che potrebbe essere destinato all’iPhone 12
AirPower potrebbe essere morto (o, forse, solo addormentato ), ma Apple ha in serbo un altro caricabatterie wireless. 9to5Mac ha infatti diffuso un video che sembra mostrare un prototipo di un caricatore progettato specificamente per la prossima famiglia di smartphone iPhone 12. A differenza di tanti altri concorrenti senza fili, che sfruttano lo standard di ricarica Qi, l’orpello della Mela ha un asso nella manica: è magnetico.
Combinato con la sua forma simile a un disco, si pone come un abbinamento perfetto per l’iPhone 12, che secondo quanto riferito sarà caratterizzato da una bobina magnetica circolare abbinata per la ricarica wireless. In altre parole, non ci sarà alcun problema nell’allineare correttamente il telefono al caricabatterie: questo disco probabilmente si aggancerà sul retro del telefono che inizierà a caricarsi
Video claims to show Apple magnetic wireless charger prototype. More at @9to5mac pic.twitter.com/BDReuIIW4C
— Jordan Kahn (@JordanKahn) September 17, 2020
Non è da sapere se il modulo è autonomo o fa parte di qualcosa di più grande, come appunto un nuovo AirPower ma tant’è. Come sottolinea 9to5Mac, il caricabatterie potrebbe anche essere un’unità di sviluppo progettata per i produttori di accessori di terze parti, per realizzare i propri accessori. Ad ogni modo, se è legittimo, è chiaramente una sorta di prototipo. Gli iPhone hanno la ricarica wireless dal 2017, con la Mela che deve ancora lanciare sul mercato un caricatore senza fili col proprio marchio.
Tanti produttori però si sono già mossi in tal senso negli ultimi anni, da Mophie a Logitech, Belkin e Spigen. AirPower, è un tappetino di ricarica che invece permette la ricarica di tre dispositivi, contemporaneamente; annunciato insieme all’iPhone X è sparito dai radar, fin quando Apple ha ammesso che non ne avrebbe ultima la lavorazione. Sebbene la società è sempre stata vaga sui motivi della cancellazione, fonti vicine hanno rivelato che la causa era da riscontrare in problemi di prestazione e gestione del calore.