Da un progetto di una start up danese arriva la prima serra domestica fai da te: materiali compostabili e alimentazione a pannelli fotovoltaici
Chi non vorrebbe avere sempre a portata di mano frutta e verdura di provenienza sicura? Coltivare in casa propria prodotti agroalimentari non è un miraggio ma una realtà concreta, grazie a Impact Farm, un sistema di serre idroponiche che non richiede l’impiego di terra per la produzione di ortaggi e che è adattabile ad ogni tipo di superficie, incluso anche il cemento.
Pronta in 10 giorni
Questa pratica serra domestica necessita di una quantità di spazio pari a soli 50 metri quadri per l’installazione e può essere allestita facilmente anche senza possedere particolari conoscenze teniche. Magari non sarà semplice come montare un mobile dell’Ikea, ma i danesi garantiscono che in 10 giorni dalla ricezione Impact Farm sarà pronta e funzionante in casa vostra.
Produttore e consumatore, una sola persona
La serra è pensata anche per restituire aree di verde al grigiore imperante negli agglomerati urbani. Il progetto è del danese Mikkel Kajer, da anni impegnato nel riconnettere l’essere umano a un’alimentazione di tipo genuino e mirando a saltare l’intermediazione nel processo di consumo alimentare, riunendo produttore e consumatore in un’unica figura. E’ made in Italy invece la prima serra galleggiante, progettata l’anno scorso, che produce cibo e acqua per due famiglie in modo “green”.
Al momento disponibile solo in Danimarca, Impact Farm arriverà presto in tutta Europa, Italia inclusa, cavalcando soprattutto l’onda di insoddisfazione e preoccupazione dei consumatori relativamente alla provenienza dei prodotti che si trovano nei supermercati.