Europol affonda oltre 30.000 siti di pirateria per violazione

L’agenzia ha rimosso i portali all’interno di una più ampia operazione di “pulizia” globale a supporto del copyright

Europol ha rimosso oltre 30.000 siti web di pirateria, nell’ambito di un’operazione globale denominata “In Our Sites X” (IOS X). L’agenzia ha annunciato con orgoglio lunedì di aver chiuso 30.506 nomi a dominio per la distribuzione di articoli contraffatti e piratati, insieme alle autorità di contrasto dell’UE e degli Stati Uniti. I domini sono stati utilizzati per la vendita di vari prodotti e servizi piratati, nonché di articoli contraffatti, inclusi ma non limitati a “oggetti farmaceutici e film, non solo in priva visione, streaming televisivo illegale, musica, software, elettronica e altro”. Durante le indagini sostenute da 18 paesi, i funzionari hanno arrestato tre sospetti, sequestrato 26.000 prodotti di lusso tra cui vestiti e profumi, molti dispositivi hardware e 363 litri di bevande alcoliche.

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Pulizia globale

Inoltre, i cyber poliziotti hanno identificato e congelato oltre 150.000 euro in diversi conti bancari e piattaforme di pagamento online. «L’operazione è il risultato dell’approccio globale seguito da Europol con l’obiettivo di rendere internet un luogo più sicuro per i consumatori, facendo sì che un numero ancora maggiore di paesi e partner del settore privato partecipino a tale operazione e forniscano segnalazioni» ha aggiunto l’organo internazionale.

L’operazione IOS è stata lanciata per la prima volta nel 2014. L’anno scorso, nell’ambito dell’iniziativa, un’operazione congiunta guidata da US Immigration and Customs Enforcement (ICE) ha visto la chiusura di oltre 1 milione di nomi di dominio in violazione del copyright, per la vendita di componenti automobilistiche, elettriche, articoli per la cura della persona e altri prodotti del tutto falsi.

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