CBI, società Benefit per un futuro sostenibile

CBI e la sfida della sicurezza dei pagamenti

Con la modifica dello statuto, CBI rafforza l’impegno nel percorso di sostenibilità, consolidando il ruolo di supporto dell’intera comunità finanziaria italiana. Intanto salgono del 17% i ricavi sull’anno precedente

CBI, società partecipata da circa 400 banche e altri intermediari, che sviluppa in ecosistema infrastrutture e servizi innovativi in ambito pagamenti digitali, open banking e open finance, diretti a imprese, cittadini e Pubblica Amministrazione, diventa società Benefit. Con la modifica dello statuto, CBI punta a rafforzare il proprio impegno nel percorso di sostenibilità. Sarà dato spazio alla costruzione di una cultura aziendale che valorizzi l’inclusione e i talenti dei singoli. Si privilegerà, inoltre, l’interconnessione di persone, aziende e PA in un ecosistema digitale interdipendente volto all’inclusività finanziaria, favorendo una crescita economica, sociale, culturale ed etica per il benessere della collettività. L’innovazione tramite digitalizzazione costituirà una priorità anche nel generare un impatto ambientale positivo, favorendo l’evoluzione del modello di business della società in linea con gli obiettivi europei di neutralità climatica e quelli nazionali di transizione ecologica.

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«Siamo orgogliosi di proseguire il percorso di sviluppo già intrapreso, coniugando interessi economici e benessere collettivo» – dichiara Liliana Fratini Passi, direttore generale di CBI. «La società ha sempre puntato a calibrare e gestire il proprio impatto in termini ambientali, sociali e di governance. Da tempo, lavoriamo sulla sostenibilità per indirizzare al meglio la nuova cultura ESG. L’evoluzione in società Benefit è un ulteriore passo avanti di questo percorso virtuoso».

RICAVI IN AUMENTO

Nell’ultimo anno, CBI ha implementato infrastrutture e servizi digitali di pagamento, consolidando a livello internazionale il ruolo di supporto dell’intera comunità finanziaria italiana, incrementando i ricavi del 17% sull’anno precedente. A questa crescita hanno contribuito anche i servizi, quali il servizio CBILL, che consente ai cittadini di consultare e pagare online, anche grazie a QRCode, bollettini di utenze, assicurazioni, tasse, tributi, bolli auto e altri avvisi pagoPA. Il servizio è cresciuto del 70% rispetto al 2021. Significativa è anche la crescita di CBI Globe, piattaforma che facilita l’interconnessione tra prestatori di servizi di pagamento e Fintech, che nel 2022 ha registrato circa 500 milioni di invocazioni (+150% rispetto al 2021). Tra i servizi di open banking e open finance erogati al cliente finale, un importante traguardo è stato raggiunto da Check IBAN, che consente di verificare in tempo reale la corretta associazione tra codice IBAN e Partita IVA, riducendo il rischio di frode nei pagamenti, che nel 2022 ha confermato una crescita esponenziale, registrando oltre 2,5 milioni di verifiche con un aumento di oltre il trecentomila per cento rispetto al 2021, dove il numero di verifiche era solo un migliaio.

VERSO UN ECOSISTEMA APERTO

Negli ultimi anni, secondo Fratini Passi, l’accelerazione dello sviluppo tecnologico, insieme alla crescente interdipendenza tra Stati ed economie, resa più evidente dalla pandemia e dagli effetti della guerra in Ucraina, se da una parte ha spinto la trasformazione digitale e fornito nuovi strumenti e modalità per la modellazione di prodotti e servizi, dall’altra ha avuto ricadute su molti aspetti della nostra vita quotidiana.

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Gli attacchi cyber sono sempre più frequenti e richiedono più attenzione da parte di cittadini e aziende, per rafforzare la fiducia nei canali di pagamento digitali. Il mercato dei pagamenti sta vivendo una fase di fermento, con l’affermarsi di paradigmi basati sulla condivisione dei dati dei clienti. L’open banking, spinto in Europa dalla Direttiva 2015/2366 sui servizi di pagamento, ha fatto da apripista, dando vita a un ecosistema aperto che consente lo scambio di dati e informazioni tra operatori. Oggi, l’open banking sta evolvendo verso l’open finance, modello in cui i provider terzi autorizzati hanno accesso a informazioni finanziarie dei clienti per sviluppare prodotti e servizi finanziari su misura per i consumatori.